Univendita contro l’ordinanza del Sindaco di Bulgarograsso

L’Associazione presenterà ricorso al Prefetto di Como

«Non possiamo accettare l’accostamento fra rapine e vendite dirette a domicilio: è falso e offensivo nei confronti delle migliaia di incaricati alla vendita che svolgono correttamente questa professione. Ricorreremo al Prefetto». È la reazione di Ciro Sinatra, presidente di Univendita (Unione italiana vendita diretta), la maggior associazione del settore, a quanto contenuto nel punto 4 dell’ordinanza 20/2013 emanata dal sindaco di Bulgarograsso in cui si parla in modo del tutto inappropriato di “consolidata affinità tra le vendite a domicilio e i fenomeni di intrusione molesta nelle abitazioni private, spesso precedenti rapine”. Univendita e tutte le sue aziende associate procederanno a breve con i ricorsi alla Prefettura.
«L’intenzione di proteggere i propri cittadini da fenomeni di criminalità non può concretizzarsi in un provvedimento che impedisce di svolgere un’attività commerciale, come la vendita diretta a domicilio, prevista e regolata da una legge nazionale (la n. 173 del 2005) –prosegue Sinatra–. Nell’ordinanza non si opera alcun distinguo fra chi svolge la vendita in modo lecito, con un tesserino di riconoscimento rilasciato dietro autorizzazione dell’autorità di pubblica sicurezza, e chi si presenta alle porte senza alcuna credenziale. È un aspetto determinante per Univendita che, sin dalla sua fondazione, nel 2010, è impegnata a garantire alti standard etici nello svolgimento della professione. Le pratiche commerciali disoneste devono essere perseguite con la massima determinazione e per questo ci sono leggi nazionali a tutela del consumatore, ma è inaccettabile che indistintamente a tutti i venditori a domicilio, fra l’altro settore in crescita rispetto all’andamento negativo delle forme di commercio tradizionale, sia impedito di svolgere il proprio lavoro, un’attività onesta con cui mantengono le loro famiglie».
Univendita, nata nel 2010 per riunire l’eccellenza della vendita diretta a domicilio in Italia, si è dotata di una “Carta dei Valori” per promuovere un sistema etico che sia riconosciuto e applicato da tutti i soci. Le imprese associate si impegnano ad agire nel rispetto di valori fondamentali e irrinunciabili e a diffondere nel settore della vendita diretta comportamenti etici e sostenibili. Questi principi sono alla base del Codice Etico dell’associazione, che ha lo scopo di garantire che le attività di vendita diretta delle imprese associate e di tutti i loro incaricati si svolgano nel rispetto delle libertà fondamentali e della dignità delle persone, nella tutela dei diritti dei consumatori. A riprova, l’art. 5 del Codice prevede espressamente che “i contatti personali e quelli telefonici con il consumatore devono essere effettuati in modo e in orario ragionevole per evitare che risultino invadenti”.
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