“Il mito del posto fisso sta crollando, con il fenomeno delle ‘grandi dimissioni’ ora sono le aziende che devono andarsi a cercare i talenti, soprattutto i giovani, saperli convincere e soprattutto trattenere nel tempo. Insomma, devono meritarseli. La vendita diretta a domicilio offre non a caso un modello occupazionale che potremmo definire autenticamente flex working”. Lo commenta Ciro Sinatra, presidente di Univendita, la maggiore associazione del comparto della vendita diretta a domicilio, aderente a Confcommercio, alla luce dei dati dell’Osservatorio sul precariato Inps che fotografano oltre un milione di dimissioni spontanee nel primo semestre 2022, di cui oltre 620mila da posti di lavoro a tempo indeterminato.
“Come testimoniato da una nostra ricerca presentata di recente al Cnel, la vendita diretta a domicilio garantisce un’occupazione che si attaglia perfettamente alle esigenze e alle aspirazioni delle persone – aggiunge Sinatra – flessibile e autonoma, modulabile sulle necessità di vita e sulle aspirazioni professionali, ma in grado comunque di garantire interessanti prospettive economiche e di carriera attraverso la formazione continua e un soddisfacente rapporto con la clientela. Non è un caso che gli incaricati siano in aumento e gli under 35 siano oltre un terzo del totale”.
“Lo abbiamo definito anche ‘smart working a casa degli altri’; in realtà il flex working è un fattore ancor più importante – conclude il presidente di Univendita – in questa delicatissima fase, nella quale la flessibilità organizzativa consente ai lavoratori e alle famiglie di rispondere sul terreno dei consumi alla crisi energetica e al caro bollette”.