Nel primo trimestre 2012 il fatturato delle aziende associate Univendita cresce del 3%
Il primo trimestre 2012 delle imprese associate Univendita si è chiuso con un fatturato di 267 milioni e 940mila euro, con un incremento del 2,9% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
La vendita a domicilio, grazie al contatto diretto con i consumatori, cresce nonostante il periodo difficile per l’intera economia italiana.
Nel dettaglio, il comparto più dinamico è stato alimentari e beni di consumo casa in crescita del 5,2%, seguito dai beni durevoli casa (+2,8%) che, con il 64% di quota di mercato, rimane il comparto più importante della vendita diretta a domicilio. Segno positivo anche per cosmesi e accessori moda con un aumento dello 0,8%; mentre gli altri beni e servizi segnano una contrazione del 4,3%, nonostante la performance positiva del settore viaggi e turismo (+3,0%).
Sul fronte occupazionale, cresce il numero degli incaricati alla vendita che raggiungono quota 59.676, con un incremento dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2011. Da evidenziare la componente femminile, pari all’87,8% del totale.
La vendita a domicilio si conferma come la forma distributiva più dinamica rispetto al commercio tradizionale. Secondo i dati Istat, nel primo trimestre del 2012 il valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio ha registrato un incremento dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2011. Le vendite della grande distribuzione sono aumentate dell’1,2%, mentre quelle dei piccoli esercizi commerciali sono diminuite dello 0,2%.
Il risultato del nostro settore acquisisce un’importanza ancor maggiore se valutato rispetto all’andamento macroeconomico del Paese: nel primo trimestre 2012 il Pil è diminuito dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2011, mentre l’inflazione nel mese di marzo registra un aumento del 3,3% nei confronti di marzo 2011.
La vendita a domicilio, grazie al contatto diretto con i consumatori, cresce nonostante il periodo difficile per l’intera economia italiana.
Nel dettaglio, il comparto più dinamico è stato alimentari e beni di consumo casa in crescita del 5,2%, seguito dai beni durevoli casa (+2,8%) che, con il 64% di quota di mercato, rimane il comparto più importante della vendita diretta a domicilio. Segno positivo anche per cosmesi e accessori moda con un aumento dello 0,8%; mentre gli altri beni e servizi segnano una contrazione del 4,3%, nonostante la performance positiva del settore viaggi e turismo (+3,0%).
Sul fronte occupazionale, cresce il numero degli incaricati alla vendita che raggiungono quota 59.676, con un incremento dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2011. Da evidenziare la componente femminile, pari all’87,8% del totale.
La vendita a domicilio si conferma come la forma distributiva più dinamica rispetto al commercio tradizionale. Secondo i dati Istat, nel primo trimestre del 2012 il valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio ha registrato un incremento dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2011. Le vendite della grande distribuzione sono aumentate dell’1,2%, mentre quelle dei piccoli esercizi commerciali sono diminuite dello 0,2%.
Il risultato del nostro settore acquisisce un’importanza ancor maggiore se valutato rispetto all’andamento macroeconomico del Paese: nel primo trimestre 2012 il Pil è diminuito dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2011, mentre l’inflazione nel mese di marzo registra un aumento del 3,3% nei confronti di marzo 2011.