ROMA, 26 gennaio – “Abbiamo avuto ieri un confronto proficuo al ministero delle Imprese e del Made in Italy con il sottosegretario Massimo Bitonci, che ringraziamo per la sensibilità e la competenza mostrate sul tema del diritto di recesso nella vendita diretta”. Lo riferisce in una nota Ciro Sinatra, presidente di Univendita, la maggiore associazione del comparto della vendita diretta a domicilio, aderente a Confcommercio.
“Al tavolo abbiamo ribadito la nostra richiesta – spiega Sinatra – lo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva Ue del 2019 sulla protezione dei consumatori deve allinearsi al dettato della norma europea e prevedere l’allungamento del diritto di ripensamento da 14 a 30 giorni per la vendita diretta solamente in caso di accertate pratiche commerciali aggressive e ingannevoli durante le visite non richieste dal cliente”.
“Il Parlamento si è già mostrato attento e ha sostanzialmente recepito le nostre indicazioni in sede di rilascio dei pareri sul decreto. Ora confidiamo in un intervento del Governo per evitare una discriminazione diretta e inaccettabile nei confronti di un settore come la vendita diretta a domicilio – conclude il presidente di Univendita – che fattura quasi 4 miliardi, occupa oltre mezzo milione di persone e fonda la propria esistenza sul rapporto fiduciario con il consumatore“.