Un esercito di oltre 147mila donne, di ogni provenienza geografica ed età, dalle giovanissime alle signore in pensione, tutte accomunate da un obiettivo: trovare realizzazione e successo attraverso una professione caratterizzata da flessibilità, autonomia e meritocrazia. È questo l’identikit delle venditrici a domicilio delle aziende di Univendita, la maggiore associazione di categoria del settore. «Rappresentano il 92,5% della forza vendita delle imprese associate – spiega il presidente di Univendita Ciro Sinatra – ed entrando quotidianamente nelle case degli italiani, con il porta a porta o il party plan (le vendite per riunione), non propongono solo prodotti da acquistare, ma soprattutto intessono relazioni, creano momenti di condivisione, si pongono come vere e proprie consulenti per il proprio settore, offrendo alla clientela una customer experience di assoluta eccellenza». Preparate, professionali e appassionate, nel 2018 hanno contribuito a un risultato d’esercizio delle aziende di Univendita pari a 1,662 miliardi di euro complessivi.
Un successo che non è solo economico per le oltre 147mila incaricate. «La vendita a domicilio offre due vantaggi molto attrattivi per la componente femminile: flessibilità e meritocrazia – spiega Ciro Sinatra –. È un lavoro che si concilia con gli impegni familiari e dove irisultati sono diretta conseguenza dell’impegno. Spesso si comincia part-time per assicurarsi un’entrata in più mentre si studia o si segue la famiglia, ma per molte è un’occupazione a tempo pieno che consente di crescere e fare carriera».
Le storie più emblematiche sonoquelle delle sei “campionesse” che nel 2018 hanno partecipato alla finale dell’Oscar della Vendita, il riconoscimento voluto da Univendita per premiare chi incarna i valori professionali di questo mondo.
Fra di loro c’è Isa Giuliano, 40 anni, di Bofrost: insoddisfatta del suo lavoro in un’azienda di bricolage e alla ricerca di un’occupazione compatibile con le sue esigenze di mamma, ha trovato una nuova opportunità nell’azienda leader dei surgelati porta a porta, arrivando in meno di un anno a competere con i migliori venditori.
La ricerca di flessibilità ha motivato anche Aurora Redaelli, 64 anni, di Avon, che dopo la pensione ha scelto la vendita a domicilio per rimanere attiva, pur senza rinunciare ai suoi impegni di nonna. È diventata così Presentatrice della famosa azienda di prodotti di bellezza, di moda e per la casa: un lavoro che ama soprattutto per il contatto umano e la rete di relazioni che genera.
Carla Silvana Franco, 59 anni, di Fi.Ma.Stars, ha alle spalle vari lavori diversi ed è arrivata alla sua attuale azienda sulla scorta dell’entusiasmo per gli articoli già da lei testati con soddisfazione come cliente (prodotti biomagnetici per il benessere della persona e dell’ambiente). In questa azienda ha trovato formazione e supporto per diventare a sua volta una venditrice di successo.
Percorso simile per Lucia Toscano, 58 anni, venditrice Bimby per la Vorwerk: dopo una carriera come modellista di abiti da sposa, ha deciso di collaborare con l’azienda che commercializza il celebre robot da cucina, di cui era già appassionata. Proprio la conoscenza approfondita del prodotto, unita alla formazione, le permette di fare delle dimostrazioni convincenti durante i party di vendita a casa delle clienti.
La passione per ciò che vende, nel suo caso viaggi e vacanze esperienziali, ha fatto fare una scelta radicale anche ad Alessandra Tagliabue, 42 anni, di CartOrange. Ex graphic designer, dopo 15 anni ha chiuso il proprio studio per fare a tempo pieno la Consulente per Viaggiare: oggi costruisce per i suoi clienti itinerari personalizzati in tutto il mondo, fornendo consulenza approfondita e assistenza post vendita.
E la vendita a domicilio ha cambiato la vita anche a Sara Bertelli, 35 anni, di Tupperware: dopo sette anni trascorsi a fare il lavoro per cui aveva studiato (responsabile formazione del personale infermieristico in un ospedale privato) ha provato un vero e proprio colpo di fulmine per la nota azienda di contenitori per alimenti e utensili per la casa. Da un anno circa fa la venditrice a tempo pieno; oggi ricopre il ruolo di Team Leader e dà anche ad altre persone un’opportunità di crescita.
Storie di donne di successo accomunate dalla volontà di realizzarsi, a volte anche lasciando il posto fisso. «Non si tratta però di fare un salto nel buio – sottolinea Sinatra –. La vendita a domicilio richiede autonomia e volontà di mettersi in gioco personalmente, ma scegliendo imprese di eccellenza come quelle associate Univendita si ha la certezza di entrare a far parte di realtà strutturate per supportare i propri venditori con percorsi di formazione continua, che permettono di rimanere sempre aggiornati».