Imprese, Univendita-Confcommercio: non riservare credito al consumo solo a banche e finanziarie

ROMA, 13 novembre – “Se la direttiva europea sul credito al consumo venisse recepita riservando esclusivamente alle banche e alle finanziarie la concessione delle dilazioni di pagamento, le aziende del nostro settore, che spesso ricorrono a forme di credito senza interessi, senza altri oneri e accollandosi l’intero rischio d’impresa, potrebbero subire un pesante contraccolpo con inevitabili ricadute occupazionali”. Lo ha denunciato Ciro Sinatra, presidente di Univendita, la prima associazione della vendita diretta, aderente a Confcommercio, in sede di audizione presso la commissione Politiche Ue del Senato sulla legge di delegazione europea 2024 che dovrà recepire, all’articolo 3, la direttiva Ue sul credito al consumo 2023/2225.
“La dilazione di pagamento senza interessi e senza spese – ha aggiunto Sinatra – è un’importante forma di credito al consumo cui le aziende della vendita diretta in Italia ricorrono per venire incontro alle esigenze delle persone, soprattutto in un momento economico così difficile. Basti dire che ogni anno i nostri clienti sottoscrivono oltre 250mila ordini con pagamento dilazionato senza interessi”.
Il presidente Univendita ha poi spiegato: “D’altro canto la possibilità che abbiamo di fare credito senza interessi e costi è attualmente prevista dal Testo unico bancario e, dunque, adesso è cruciale per la vendita diretta che la definizione di ‘creditore’ inserita nella direttiva sia confermata nella sua attuale versione, così da consentire alle nostre imprese di operare in continuità per offrire forme di pagamento non onerose, differenziate e sostenibili, tenendo sempre in dovuta considerazione i rischi di sovraindebitamento dei consumatori. Se il recepimento dovesse invece riservare a istituti di credito ed enti finanziari questa prerogativa, il nostro comparto andrebbe in difficoltà e i cittadini si troverebbero di fronte a forme di finanziamento in media ben più onerose”.
“La nostra ulteriore richiesta è che queste forme di dilazione di pagamento senza interessi e oneri, su cui il rischio di impresa è totalmente a carico dell’azienda, possano mantenere adempimenti formali e burocratici semplificati – ha concluso Sinatra – in modo da preservare la facilità di accesso a beni e servizi che spesso sono di fondamentale importanza per la qualità della vita delle persone”.

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