ROMA, 6 febbraio – “La legge 173 del 2005 che regolamenta la professione dell’incaricato alla vendita diretta va aggiornata e attualizzata, alla luce delle enormi innovazioni tecnologiche che hanno cambiato il volto della comunicazione digitale negli ultimi venti anni”. Lo ha chiesto Ciro Sinatra, presidente di Univendita, la maggiore associazione del comparto della vendita diretta a domicilio, aderente a Confcommercio, durante l’audizione odierna sul Ddl Lavoro in Commissione Lavoro della Camera dei deputati.
“Piattaforme di messaggistica e social, siti web, software per le teleconferenze: si tratta di strumenti ormai essenziali per il venditore in un mondo iperconnesso. Quindi – ha proseguito Sinatra – è necessario che la norma sia messa al passo con i tempi, tenendo fermo il principio irrinunciabile che caratterizza da sempre il mondo della vendita diretta e le imprese associate a Univendita: quel contatto diretto con il cliente che ha consentito al comparto di superare ogni crisi, dai ricorrenti shock economici alla pandemia da Covid. Un rapporto di fiducia ispirato al nostro Codice etico, che a sua volta fa capo alla nostra Carta dei valori. Proponiamo, dunque, un adeguamento normativo ormai non più rinviabile, fermo restando il presupposto stesso della vendita diretta, ovvero il contatto diretto tra il venditore e il consumatore e la necessità che il primo sia sempre identificato dal tesserino di riconoscimento”.
Rispetto al disegno di legge in discussione Sinatra ha poi manifestato perplessità sull’ipotesi (articolo 8) di estendere a tutte le tipologie di apprendistato, a decorrere dal 2024, le risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione, destinate oggi al solo apprendistato professionalizzante. “Considerando che fra i differenti tipi di apprendistato quest’ultimo è di gran lunga il principale canale di ingresso nel mondo del lavoro, la previsione non appare sostenibile – ha concluso il presidente di Univendita – anche perché le risorse stanziate si sono progressivamente ridotte negli anni in favore del finanziamento dell’apprendistato duale”.