Commercio: per vendita diretta 3 mld fatturato e 550mila addetti, un terzo under 45

Milano, 26/9/2023 – La centralità del rapporto diretto tra venditore e cliente, che rappresenta il vero valore aggiunto della vendita diretta, ma anche la fidelizzazione dell’addetto al settore, che vi rimane all’interno per molti anni e ne apprezza, oltre all’aspetto economico, le chance di carriera, le qualificanti occasioni formative, la flessibilità organizzativa e le relazioni con nuove persone. Sono questi alcuni degli elementi chiave che emergono dalla ‘Direct Sellers Survey 2023’, sondaggio socioeconomico Ipsos sulla vendita diretta: un’indagine europea commissionata da Seldia (the European Direct Selling Association) in collaborazione con Dse (Direct Selling Association), e presentata oggi da Avedisco e Univendita-Confcommercio, le due associazioni delle imprese specializzate nella vendita diretta, con una conferenza stampa tenutasi presso Palazzo Emilio Turati, sede della Camera di commercio di Milano. Il campione era costituito da 25.896 sondaggi eseguiti online. Si tratta di un comparto ben consolidato, inclusivo e meritocratico, che fattura nel nostro Paese oltre 3 miliardi di euro. Dall’indagine condotta, in riferimento al mercato Italia (campione di 9.712 sondaggi on line), emerge che il 67% ha meno di 55 anni e un terzo è under 45. Inoltre, l’82% del campione è di sesso femminile. La vendita diretta non rappresenta un’occupazione fugace e occasionale, come dimostrato dai dati: il 48% degli addetti lavora nel settore da almeno sette anni, percentuale che sale al 64% se si considera il lasso minimo di quattro anni. Oltre il 50% degli intervistati dichiara infatti di aver iniziato la professione, e scelto poi di proseguire nel comparto, perché ”ama i prodotti o i servizi che propone alla clientela”. Tra le principali ragioni del coinvolgimento nella vendita diretta, il 44% porta avanti l’impegno perché crede nei valori del marchio, il 40% vede un miglioramento nella qualità della propria vita e oltre un terzo del campione apprezza l’indipendenza e la flessibilità dell’impiego.

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