Commercio: nel 2021 +7% di ricavi per la vendita diretta a domicilio, 90% degli addetti è donna

Una crescita dei ricavi nel 2021 pari al 7% per un valore totale che raggiunge gli 1,4 miliardi di euro. È questo il dato chiave diffuso dal Centro studi di Univendita e relativo alle aziende del comparto della vendita diretta a domicilio iscritte alla maggiore associazione di categoria, aderente a Confcommercio. Il settore si mette dunque alle spalle con brillantezza il biennio della pandemia e fa segnare un fatturato complessivo pari a circa 3,6 miliardi di euro per oltre 300 aziende attive sul territorio e più di 500mila incaricati alla vendita.
In un momento in cui si parla tanto di occupazione femminile e giovanile, dal Centro studi fanno notare come oltre il 90% degli addetti sia costituito da donne che apprezzano la flessibilità organizzativa e gestionale di questo tipo di impiego. Gli under 35, invece, sono oltre un terzo del totale che supera il 70% se si considerano gli under 55. Il 90% degli incaricati, inoltre, si dice soddisfatto della professione, tanto che 6 su 10 rimangono nel comparto almeno sei anni, con prospettive di carriera anche fino alle posizioni apicali.
“È un settore che è cambiato nel tempo, ma che continua ad attrarre, soprattutto donne e giovani, per la capacità di coniugare autonomia gestionale e ambizioni professionali. La pandemia non ha affatto spento il desiderio nel cliente di un rapporto umano diretto con il venditore. L’incontro, il confronto e la relazione di fiducia sono spesso la migliore garanzia di acquisto per oltre 28 milioni di italiani – chiosa Ciro Sinatra, presidente di Univendita – Il digitale, invece, ha fornito strumenti in grado di potenziare questa relazione e ha migliorato la qualificazione professionale degli incaricati”.

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