La vendita a domicilio si conferma una formula vincente quando si tratta di proporre viaggi: in questo ambito poter contare sulla consulenza di un esperto rappresenta un valore aggiunto insostituibile, anche nell’era del web. In occasione di BIT – Borsa Internazionale del Turismo (Milano, 10-12 febbraio 2019), Univendita, l’associazione che rappresenta l’eccellenza nella vendita diretta a domicilio, fa il punto sulle ultime tendenze nel mondo del turismo, tra le quali spicca una su tutte: le vacanze diventano sempre più esperienziali, arricchite di attività di ogni tipo, quali: cultura, sport, benessere, enogastronomia. E, proprio per costruire una vacanza su misura, sempre più italiani si rivolgono a un consulente di viaggio a domicilio.
Secondo gli ultimi dati dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano, 1 italiano su 2 conosce la figura del consulente di viaggio e il 10% dei turisti digitali si rivolge proprio a un consulente per l’organizzazione della propria vacanza. «Un risultato estremamente interessante se si considera che la professione di consulente di viaggio è molto “giovane” nel nostro Paese» fa notare Gianpaolo Romano, amministratore delegato di CartOrange, l’azienda che, poco più di vent’anni fa, per prima ha scommesso in Italia su un approccio innovativo alla vendita dei viaggi. Scommessa vinta: oggi i consulenti CartOrange in tutta Italia sono oltre 450 e questo modello ha fatto scuola, tanto che CartOrange è partner dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del PoliMI.
«La ricerca evidenzia proprio il valore che la consulenza riveste per i turisti digitali – prosegue Romano –. Quando prenotano una vacanza lunga, il 32% dichiara di rivolgersi a un esperto per avere la sicurezza di trovare informazioni corrette, il 29% per avere un punto di riferimento nella gestione di tutto il pacchetto (inclusa l’assicurazione), il 26% per la maggiore esperienza dell’interlocutore e il 25% per ricevere assistenza in fase di pianificazione e il 23% per essere sicuro di avere assistenza adeguata durante il viaggio. Il 20%, infine, indica nella personalizzazione una priorità».
La personalizzazione è importantissima quando si tratta arricchire il viaggio con dei servizi esperienziali, ai quali secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale viene destinato oltre il 25% del budget della vacanza. «Non si può più parlare, quindi, di semplici “servizi ancillari” – sottolinea Romano –. Anzi, per molti turisti le esperienze guidano addirittura la scelta della destinazione e costituiscono la motivazione stessa che spinge a viaggiare». Attività culturali, intrattenimento, tour culinari, shopping, sport, relax, benessere, corsi e itinerari tematici sono gli elementi più richiesti per arricchire la vacanza: fondamentale, quindi, poter contare su un consulente esperto che sa dare le informazioni giuste sulle mete e seleziona “chicche” anche insolite sulla base di gusti, attitudini e passioni dei clienti. Cucendo un viaggio come un sarto cucirebbe un abito.
«Una qualità e una personalizzazione di questo livello si possono raggiungere, anche nell’era del digitale, solo grazie al fattore umano, coltivando cioè quel rapporto diretto e personale che da sempre contraddistingue il modello della vendita a domicilio» osserva Ciro Sinatra, presidente di Univendita, associazione di cui CartOrange fa parte. «Poter acquistare viaggi su misura, proposti da un consulente esperto e pronto ad ascoltare, con la comodità di riceverlo a casa propria e con orari flessibili, è un valore aggiunto che i turisti di oggi, sempre più esigenti ed evoluti, riconoscono e premiano».