L’aspirapolvere Folletto all’Istituto Idrografico della Marina Militare di Genova
L’aspirapolvere Folletto ha mille applicazioni, ma chi avrebbe mai pensato di trovarne una di tipo scientifico? Eppure è così: nei laboratori dell’Istituto Idrografico della Marina Militare di Genova, fra tante sofisticate strumentazioni, c’è anche l’aspirapolvere più amato dagli italiani. Viene usato come generatore d’aria per tarare e collaudare gli anemometri meccanici, cioè quegli strumenti in uso sulle navi della Marina per misurare la forza del vento.
L’apparecchio è un glorioso VK 117 che svolge questo prezioso lavoro da più di vent’anni. In tutto questo tempo è andato in avaria solo una volta: quando l’Istituto Idrografico ha richiesto la sostituzione del motore, il capitano di fregata Paolo Lusiani, comandante dell’Istituto, è venuto a conoscenza della curiosa storia che ci ha raccontato.
Tutto inizia quando uno degli operai dell’officina meccanica nota che il Folletto, riconvertito in modalità di soffiaggio anziché di aspirazione, ha la peculiarità di mantenere un flusso d’aria molto regolare e costante. Da qui l’idea di usarlo per riprodurre il vento e testare gli anemometri.
Il dispositivo costruito dai tecnici della Marina è semplice ma efficace. Su una base di legno ci sono alcuni fori a distanze predeterminate, sui quali si fissa l’anemometro da collaudare: più è vicino alla bocchetta dell’aspirapolvere, più le raffiche simulate sono forti; man mano che si allontana, il vento diminuisce fino a diventare una brezza leggera. Il periodico confronto dei risultati con uno strumento campione consente di verificare il costante e corretto funzionamento degli anemometri. Un utilizzo creativo e inusuale con cui il VK 117 dà un contributo indispensabile alle attività di navigazione della Marina Militare: e con un motore nuovo di zecca, prontamente fornito dalla nostra azienda, continuerà a rendersi utile in questo modo curioso ancora per molti anni.
L’apparecchio è un glorioso VK 117 che svolge questo prezioso lavoro da più di vent’anni. In tutto questo tempo è andato in avaria solo una volta: quando l’Istituto Idrografico ha richiesto la sostituzione del motore, il capitano di fregata Paolo Lusiani, comandante dell’Istituto, è venuto a conoscenza della curiosa storia che ci ha raccontato.
Tutto inizia quando uno degli operai dell’officina meccanica nota che il Folletto, riconvertito in modalità di soffiaggio anziché di aspirazione, ha la peculiarità di mantenere un flusso d’aria molto regolare e costante. Da qui l’idea di usarlo per riprodurre il vento e testare gli anemometri.
Il dispositivo costruito dai tecnici della Marina è semplice ma efficace. Su una base di legno ci sono alcuni fori a distanze predeterminate, sui quali si fissa l’anemometro da collaudare: più è vicino alla bocchetta dell’aspirapolvere, più le raffiche simulate sono forti; man mano che si allontana, il vento diminuisce fino a diventare una brezza leggera. Il periodico confronto dei risultati con uno strumento campione consente di verificare il costante e corretto funzionamento degli anemometri. Un utilizzo creativo e inusuale con cui il VK 117 dà un contributo indispensabile alle attività di navigazione della Marina Militare: e con un motore nuovo di zecca, prontamente fornito dalla nostra azienda, continuerà a rendersi utile in questo modo curioso ancora per molti anni.