Turismo: il virus più pericoloso è quello dell’incertezza

Intervento di Gianpaolo Romano, founder & CEO CartOrange

Ciò che sta mettendo in grave difficoltà l’economia e, nello specifico il mondo del turismo, è proprio l’incertezza. Essa prende principalmente 3 forme: la prima incertezza riguarda i tempi di persistenza dell’epidemia, la seconda riguarda la gravità dell’epidemia stessa, la terza è relativa a quali comportamenti gli individui e le istituzioni debbano tenere per difendersi dal virus.

 Là dove c’è incertezza è difficile pianificare e quindi reagire; così gli investitori decidono di vendere, per salvaguardare il capitale, così le persone smettono di socializzare, per tutelare la propria salute, così le aziende rinunciano ad assumere e ad investire, per difendere la propria stabilità.

 Il turismo sta pagando carissima questa incertezza; le persone smettono di viaggiare, gli alberghi si svuotano, i voli vengono cancellati e tutto questo genera un effetto a catena che rischia di contagiare l’economia in tutti i settori.

 Dopo l’effetto a caldo ed il naturale disorientamento adesso c’è bisogno di qualche certezza in più. Le istituzioni devono avere il coraggio di tracciare una strada senza contraddizioni, i virologi devono smettere di litigare, i media devono rimanere aderenti ai fatti. Tutto ciò permetterà alle aziende di pianificare una strategia concreta e agli investitori di definire precisamente il rischio delle loro posizioni.

 Per parte nostra abbiamo una certezza: questa crisi passerà (forse prima di quanto si creda) e per questo in CartOrange manteniamo un atteggiamento positivo e proattivo; non smettiamo di investire e programmare e soprattutto continuiamo a parlare ai nostri clienti dei viaggi e delle vacanze che li aspettano.

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