Senato – Intervento del Presidente Univendta

Ciro Sinatra in audizione sul pacchetto di direttive “New Deal for consumers”

Il presidente di Univendita Ciro Sinatra è intervenuto il 31 luglio in Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato, in merito al pacchetto di direttive New Deal for consumers, facendo specifico riferimento alla proposta di direttiva n. 185 della Commissione europea, relativa alla protezione dei diritti dei consumatori.

Sebbene si sia detto soddisfatto del riconoscimento della funzionalità della normativa vigente sui diritti dei consumatori, Sinatra ha rilevato che alcune parti della proposta di direttiva n. 185 presentano problemi “di chiarezza e di proporzionalità”, che rischiano di compromettere l’approccio di piena armonizzazione. In particolare, l’articolo 1 comma 1 della proposta in questione propone una modifica della direttiva vigente, che consentirebbe ai singoli Stati membri di adottare iniziative autonome rispetto a pratiche commerciali aggressive o ingannevoli.

La proposta della Commissione non specifica quali iniziative siano consentite, ma afferma che queste potranno essere adottate solo nel caso in cui le pratiche commerciali aggressive o ingannevoli avvengano nel contesto di visite a domicilio non richieste o durante escursioni promozionali. Il presidente di Univendita ha rilevato che la direttiva del 2005 sulle pratiche commerciali sleali già vieta le pratiche aggressive o ingannevoli, e ha quindi sottolineato che la nuova proposta della Commissione non farebbe altro che superare la piena armonizzazione raggiunta nel 2005 e dare ai singoli Stati la possibilità di intraprendere iniziative nazionali di non specificata tipologia, finendo per discriminare il settore della vendita a domicilio rispetto ad altre forme distributive e rischiando di tradursi in divieti generalizzati di un intero canale commerciale che è del tutto legittimo. Un’azione di questo tipo andrebbe contro il principio della libertà di impresa e comporterebbe significative ripercussioni economiche e sociali.

Invece di adottare una nuova direttiva che potrebbe mettere a rischio la totale armonizzazione, ha continuato Sinatra, sarebbe opportuno applicare le norme già esistenti in maniera mirata ed efficace, contando anche sul supporto delle associazioni di categoria nel segnalare eventuali pratiche commerciali scorrette.

Nel corso della seduta, è intervenuto anche un rappresentante di Confcommercio che ha dichiarato che la Confederazione valuta positivamente alcune delle misure contenute nelle proposte di direttiva in quanto “mirano a chiarire gli obblighi che fanno capo rispettivamente a consumatori e imprese, semplificando al contempo gli oneri a carico di queste ultime”, mentre ce ne sono altre che “suscitano perplessità e, in taluni casi, si configurano come criticità rilevanti, tra cui si segnalano principalmente quelle in materia di pratiche commerciali scorrette e, soprattutto, quelle in materia di ricorsi collettivi”.

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